La prima presentazione di Lia e l’Abete Rosso è stata a Milano, in una libreria indipendente, a giugno (il 27) con un bel po’ di caldo e tanta ansia (mia).
Partiamo dall’inizio: ho scritto un libro, un romanzo, una storia che adesso non è più una risma di carta che stampo e correggo.
E se poi lo pubblichi giunge il momento di…dirlo in giro, di fare la famosa presentazione. Di dialogare, incuriosire…insomma devi dire che hai scritto un libro, se no. torna nel cassetto.
Quindi libro ok, rassegnazione a parlare in pubblico anche…dovevo cercare un posto dove sentirmi a casa, dove le prime chiacchiere non fossero solo accolte, ma anche condivise. Ho chiamato Pietro della Libreria Les Mots. Una libreria indipendente, una libreria dove appena entri non solo senti il profumo dei libri, ma ti avvolge il profumo di tante storie che hanno un posto privilegiato, che sono a disposizione di tutti.
E in un posto così la mia storia poteva solo sentirsi a casa.
Appuntamento alle 18.30 (ho capito che le presentazioni sono più o meno sempre a quest’ora) con pubblico e con due compagni di viaggio, due amici che avevano cuore e conoscenza per tenere a battesimo il mio libro.
Antonio Talia, scrittore, giornalista, autore e grande amico. Conosce Lia e l’Abete Rosso fin dalla prima bozza, non mi ha mai lasciata sola e l’idea di chiedergli di essere il moderatore della “prima volta” è stata immediata.
Tiziana Barillà, giornalista indipendente, autrice, scrittrice esperta di immigrazione, politica e sempre in prima linea mi ha sempre incoraggiato a non lasciare il mio libro nel cassetto. Ha sempre creduto nelle mie parole e così avere la sua prefazione a un romanzo era proprio quello che mancava per renderlo completo.
E com’è andata la presentazione?
Come una prima volta. Tutto nuovo, tutto confuso, tutto emozionante. Ho sbagliato un sacco di cose, ho raccontato cose che non mi aspettavo, ho risposto a domande molto profonde e inaspettate, ho sentito persone parlare di ciò che avevo scritto. Ecco questo è il punto quando mi chiedono “ma com’è presentare un tuo libro?”. È appassionante.
Scopri sfumature e punti di vista che non avevi considerato, scopri come chi legge diventi parte di quella storia.